giovedì 4 marzo 2021

Lectio Divina * Il Fariseo e il Pubblicano

 Ancora mercoledì prossimo (il 10 marzo 2021) avremo la possibilità di partecipare ad una altra Catechesi sulla la preghiera, con una Lectio Divina (sempre a cura del nostro Diacono Alberto Iannone), che trarrà argomentazione dalla parabola de "Il Fariseo e il Pubblicano" (Vangelo secondo Luca 18  9,14).


Il brano ci propone due protagonisti: un Fariseo e un Pubblicano, personaggi nei quali ciascuno di noi può può identificarsi in modo costante o a seconda delle circostanze in cui veniamo a trovarci.
Modi di essere, di mostrarsi e di comportarsi, anche se tenendo conto del fatto che certamente non tutti i farisei e non tutti i pubblicani sono riconducibili allo stereotipo dei personaggi di questa parabola.
Avremo dunque l'opportunità di riflettere sul nostro modo di rapportarci al prossimo e al Signore.
Ci viene in mente la risposta data da Papa Francesco ad un giornalista che gli chiedeva quali consigli avrebbe dato a un penitente ai fini di una buona confessione: "Pensi (il penitente) alla verità della sua vita davanti a Dio". - rispose il Santo Padre - "Che sappia pensare con sincerità a se stesso e al suo peccato. E che si senta peccatore, che si lasci sorprendere, stupire da Dio"!

Proviamo a leggere, già prima della Lectio, il passo evangelico oggetto della riflessione e riportato di seguito (possibilmente anche più volte). Avremo così maggiore certezza che riusciremo a gustare, incamerare ed assimilare le riflessioni e l'insegnamento che ci verranno dalla Catechesi alla quale parteciperemo.

Parabola del fariseo e del pubblicano

ascolta mp39Disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: 10«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. 11Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: «O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. 12Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo». 13Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: «O Dio, abbi pietà di me peccatore». 14Io vi dico: questi, a differenza dell'altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».






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