Dalla Bolla di Indizione del Giubileo straordinario della misericordia “Misericordia Vultus”
Il pellegrinaggio è un segno peculiare nell’Anno Santo, perché è icona del cammino che ogni
persona compie nella sua esistenza. La vita è un pellegrinaggio e l’essere umano è viator, un
pellegrino che percorre una strada fino alla meta agognata. Anche per raggiungere la Porta Santa
a Roma e in ogni altro luogo, ognuno dovrà compiere, secondo le proprie forze, un pellegrinaggio.
Esso sarà un segno del fatto che anche la misericordia è una meta da raggiungere e che richiede
impegno e sacrificio. Il pellegrinaggio, quindi, sia stimolo alla conversione: attraversando la Porta
Santa ci lasceremo abbracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo ad essere misericordiosi
con gli altri come il Padre lo è con noi.
RIPORTIAMO ALCUNI SALMI DELLA MISERICORDIA INTERVALLATI DA QUALCHE IMMAGINE DEL DUOMO DI POZZUOLI
...

Le due vie
Beato
l'uomo che non segue il consiglio degli empi,
non
indugia nella via dei peccatori
e
non siede in compagnia degli stolti;
ma
si compiace della legge del Signore,
la
sua legge medita giorno e notte.
Sarà
come albero piantato lungo corsi d'acqua,
che
darà frutto a suo tempo
e
le sue foglie non cadranno mai;
riusciranno
tutte le sue opere.
Non
così, non così gli empi:
ma
come pula che il vento disperde;
perciò
non reggeranno gli empi nel giudizio,
né
i peccatori nell'assemblea dei giusti.
Il
Signore veglia sul cammino dei giusti,
ma la via degli empi andrà in rovina.

Implorazione nella
prova
Signore,
non punirmi nel tuo sdegno,
non
castigarmi nel tuo furore.
Pietà
di me, Signore: vengo meno;
risanami,
Signore: tremano le mie ossa.
L'anima
mia è tutta sconvolta,
ma
tu, Signore, fino a quando...?
Volgiti,
Signore, a liberarmi,
salvami
per la tua misericordia.
Nessuno
tra i morti ti ricorda.
Chi
negli inferi canta le tue lodi?
Sono
stremato dai lungi lamenti,
ogni
notte inondo di pianto il mio giaciglio,
irroro
di lacrime il mio letto.
I
miei occhi si consumano nel dolore,
invecchio
fra tanti miei oppressori.
Via
da me voi tutti che fate il male,
il
Signore ascolta la voce del mio pianto.
Il
Signore ascolta la mia supplica,
il
Signore accoglie la mia preghiera.
Arrossiscano
e tremino i miei nemici,
confusi,
indietreggino all'istante.

Preghiera del malato
abbandonato
Beato
l'uomo che ha cura del debole,
nel
giorno della sventura il Signore lo libera.
Veglierà
su di lui il Signore,
lo
farà vivere beato sulla terra,
non
lo abbandonerà alle brame dei nemici.
Il
Signore lo sosterrà sul letto del dolore;
gli
darai sollievo nella sua malattia.
Io
ho detto: «Pietà di me, Signore;
risanami,
contro di te ho peccato».
I
nemici mi augurano il male:
«Quando
morirà e perirà il suo nome?».
Chi
viene a visitarmi dice il falso,
il
suo cuore accumula malizia
e uscito fuori sparla.
Contro
di me sussurrano insieme i miei nemici,
contro
di me pensano il male:
«Un
morbo maligno su di lui si è abbattuto,
da
dove si è steso non potrà rialzarsi».
Anche
l'amico in cui confidavo,
anche
lui, che mangiava il mio pane,
alza
contro di me il suo calcagno.
Ma
tu, Signore, abbi pietà e sollevami,
che
io li possa ripagare.
Da
questo saprò che tu mi ami
se
non trionfa su di me il mio nemico;
per
la mia integrità tu mi sostieni,
mi
fai stare alla tua presenza per sempre.
Sia
benedetto il Signore, Dio d'Israele,
da
sempre e per sempre. Amen, amen.

Ringraziamento
Amo
il Signore perché ascolta
il
grido della mia preghiera.
Verso
di me ha teso l'orecchio
nel
giorno in cui lo invocavo.
Mi
stringevano funi di morte,
ero
preso nei lacci degli inferi.
Mi
opprimevano tristezza e angoscia
e
ho invocato il nome del Signore:
«Ti
prego, Signore, salvami».
Buono
e giusto è il Signore,
il
nostro Dio è misericordioso.
Il
Signore protegge gli umili:
ero
misero ed egli mi ha salvato.
Ritorna,
anima mia, alla tua pace,
poiché
il Signore ti ha beneficato;
egli
mi ha sottratto dalla morte,
ha
liberato i miei occhi dalle lacrime,
ha
preservato i miei piedi dalla caduta.
Camminerò
alla presenza del Signore
sulla
terra dei viventi.
Ho
creduto anche quando dicevo:
«Sono
troppo infelice».
Ho
detto con sgomento:
«Ogni
uomo è inganno».
Che
cosa renderò al Signore
per
quanto mi ha dato?
Alzerò
il calice della salvezza
e
invocherò il nome del Signore.
Adempirò
i miei voti al Signore,
davanti
a tutto il suo popolo.
Preziosa
agli occhi del Signore
è
la morte dei suoi fedeli.
Sì,
io sono il tuo servo, Signore,
io
sono tuo servo, figlio della tua ancella;
hai
spezzato le mie catene.
A
te offrirò sacrifici di lode
e
invocherò il nome del Signore.
Adempirò
i miei voti al Signore
e
davanti a tutto il suo popolo,
negli
atri della casa del Signore,
in
mezzo a te, Gerusalemme.
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