sabato 28 settembre 2013

Evviva! Cominciamo (o riprendiamo) il nostro cammino insieme.


Vangelo secondo Marco

Beati i poveri in spirito, perché di essi è il re­gno dei cieli. 
I poveri in spirito sono quelli che non pensano di es­sere sempre i più bravi, sono quelli che fanno il bene senza raccontarlo a tutti, che non vogliono essere sem­pre premiati e lodati da genitori, insegnanti, amici.

Beati quelli che piangono, perché saranno consolati. 
Se qualcuno soffre non deve disperarsi, perché Gesù ama particolarmente chi è nel dolore. Se vogliamo esse­re come lui dobbiamo essere attenti a chi sta male, è so­lo, è in difficoltà. 

Beati i miti, perché erediteranno la terra. 
Mite è chi non si arrabbia, non offende, non dice pa­rolacce, anche se crede di aver ragione. 

Beati quelli che hanno fame e sete di giusti­zia, perché saranno saziati. 
Certe volte vogliamo qualcosa a tutti i costi, anche se non lo meritiamo, anche se è di qualcun altro. Gesù è dal­la parte di chi subisce le ingiustizie, non dei prepotenti! 

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. 
I misericordiosi sono quelli che perdonano sempre, e non si ricordano se un amico ha fatto loro qualcosa di male. Perdonano proprio come Gesù ha fatto con chi lo ha tradito, imprigionato, picchiato, ucciso.

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. 
I puri di cuore pensano sempre bene degli altri. Non sparlano, non raccontano in giro cose brutte, anche se vere. Non guardano programmi violenti o volgari, usa­no un linguaggio «pulito». 

Beati quelli che operano la pace, perché sa­ranno chiamati figli di Dio. 
Quando si litiga serve qualcuno che fa pace per pri­mo, altrimenti si rischia di conservare la rabbia nei con­fronti degli altri. Chi opera la pace è anche paziente, sopporta pur di non creare inimicizia, va per primo a cercare chi ha qualcosa contro di lui. Gesù ci dice che soltanto chi fa la pace è figlio di Dio! 

Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. 
A volte mi hanno preso in giro perché sono cristiano, perché cerco di perdonare, di fare pace, di essere buo­no. Gesù mi dice di essere contento, beato, perché la sua amicizia è così bella che può rendermi davvero felice.

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