19 settembre 2013
Solennità di San Gennaro
Solennità di San Gennaro
Questa sera presiede
la Liturgia Eucaristica don Roberto Iodice, nostro concittadino, la cui
famiglia tutti conosciamo quale parte, anche molto attiva, della nostra
Comunità.
Ciononostante credo che in molti siamo stati curiosi di conoscere chi potesse essere questo novello sacerdote. Non abbiamo avuto il piacere di vederlo piccolo chierichetto al nostro altare, non abbiamo avuto il piacere di vederlo con i genitori attivo operatore nella nostra parrocchia.
“Gli altri tre miei figli riuscivamo per un po’ di tempo a portali con noi a messa, ma Roberto non siamo mai stati capaci di portarlo almeno una volta con noi”, confida papà Salvatore.
Ci fosse stato bisogno di una prova, i suoi cari e noi stessi possiamo oggi ben constatare come le vie del Signore siano imprevedibili”.
Roberto infatti, che è nato nel 1975, si diploma a Pozzuoli formandosi in un settore tecnico che guarda al futuro e diventa tecnico elettronico. Ha l’occasione di lavorare in una azienda familiare e tutto procede come per ogni giovane della sua età. Il lavoro, l’affetto per la famiglia e poi … anche l’amicizia e l’affetto per una ragazza.
Il Signore quando ci chiama utilizza spesso i suoi ambasciatori. In grandi eventi ha mandato i suoi angeli, altre volte molto spesso ci parla con i sogni durante il nostro riposo.
Roberto, che non aveva mai sentito il bisogno di frequentare la chiesa come struttura da in cui o per cui “vivere” viene portato in una delle chiese di Bacoli.
Roberto sarà proprio la sua amica a convincerlo perché provi a partecipare a qualcuno degli incontri ai quali ella stessa era solita esser presente.
Il piacere di trovarsi in una comunità piena d’amore, dove la ricerca di Dio si risolve nella certezza che è Dio stesso a cercarci.
… E’ inutile che io vi legga un intero romanzo. Fatto sta che in uno degli incontri ai quali ormai partecipava con sempre maggiore frequenza con il Gruppo di Rinnovamento dello Spirito della Chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio a Cappella … avverte la chiamata. Lui stesso confessa. Il 22 luglio 2005 ho sentito il Signore chiamarmi: “Roberto, seguimi”. Sono passati otto anni circa dalla chiamata.
Passato un anno (o poco più) Roberto entra in seminario. Sei anni di studio e di formazione, di riflessione e di preghiera e l’anno scorso, il 7 dicembre 2012, don Roberto riceve l’ordinazione diaconale. Sabato scorso risponde coi voti definitivi del sacerdozio alla chiamata del Signore e la sua ordinazione a presbitero diventa finalmente realtà
A meno di una settimana lo ritroviamo con noi in questa occasione tanto solenne. La festa di San Gennaro, Patrono di Napoli, della Campania, della Diocesi di Pozzuoli e della nostra stessa chiesa ove ci troviamo raccolti in assemblea.
Oggi inizia inoltre il 25.mo anno della consacrazione di questa chiesa. Sia questo un anno di fede, di preghiera, di amore. Gli auspici sono più che buoni: dopo don Gabriele, anch’egli neo sacerdote, che è venuto a trovarci le scorse settimane, oggi è la volta di don Roberto.
In momenti di carenza di vocazioni ringraziamo il Signore della particolare grazia concessa alle nostre comunità e preghiamo che non si stanchi a causa dei nostri egoismi e dei nostri egocentrismi, continuando a donarci vocazioni e forza d’amare per poterlo meglio onorare e servire secondo il suo comandamento:
Ama Dio più che ogni altra cosa ed ama il tuo fratello più che te stesso!
Ciononostante credo che in molti siamo stati curiosi di conoscere chi potesse essere questo novello sacerdote. Non abbiamo avuto il piacere di vederlo piccolo chierichetto al nostro altare, non abbiamo avuto il piacere di vederlo con i genitori attivo operatore nella nostra parrocchia.
“Gli altri tre miei figli riuscivamo per un po’ di tempo a portali con noi a messa, ma Roberto non siamo mai stati capaci di portarlo almeno una volta con noi”, confida papà Salvatore.
Ci fosse stato bisogno di una prova, i suoi cari e noi stessi possiamo oggi ben constatare come le vie del Signore siano imprevedibili”.
Roberto infatti, che è nato nel 1975, si diploma a Pozzuoli formandosi in un settore tecnico che guarda al futuro e diventa tecnico elettronico. Ha l’occasione di lavorare in una azienda familiare e tutto procede come per ogni giovane della sua età. Il lavoro, l’affetto per la famiglia e poi … anche l’amicizia e l’affetto per una ragazza.
Il Signore quando ci chiama utilizza spesso i suoi ambasciatori. In grandi eventi ha mandato i suoi angeli, altre volte molto spesso ci parla con i sogni durante il nostro riposo.
Roberto, che non aveva mai sentito il bisogno di frequentare la chiesa come struttura da in cui o per cui “vivere” viene portato in una delle chiese di Bacoli.
Roberto sarà proprio la sua amica a convincerlo perché provi a partecipare a qualcuno degli incontri ai quali ella stessa era solita esser presente.
Il piacere di trovarsi in una comunità piena d’amore, dove la ricerca di Dio si risolve nella certezza che è Dio stesso a cercarci.
… E’ inutile che io vi legga un intero romanzo. Fatto sta che in uno degli incontri ai quali ormai partecipava con sempre maggiore frequenza con il Gruppo di Rinnovamento dello Spirito della Chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio a Cappella … avverte la chiamata. Lui stesso confessa. Il 22 luglio 2005 ho sentito il Signore chiamarmi: “Roberto, seguimi”. Sono passati otto anni circa dalla chiamata.
Passato un anno (o poco più) Roberto entra in seminario. Sei anni di studio e di formazione, di riflessione e di preghiera e l’anno scorso, il 7 dicembre 2012, don Roberto riceve l’ordinazione diaconale. Sabato scorso risponde coi voti definitivi del sacerdozio alla chiamata del Signore e la sua ordinazione a presbitero diventa finalmente realtà
A meno di una settimana lo ritroviamo con noi in questa occasione tanto solenne. La festa di San Gennaro, Patrono di Napoli, della Campania, della Diocesi di Pozzuoli e della nostra stessa chiesa ove ci troviamo raccolti in assemblea.
Oggi inizia inoltre il 25.mo anno della consacrazione di questa chiesa. Sia questo un anno di fede, di preghiera, di amore. Gli auspici sono più che buoni: dopo don Gabriele, anch’egli neo sacerdote, che è venuto a trovarci le scorse settimane, oggi è la volta di don Roberto.
In momenti di carenza di vocazioni ringraziamo il Signore della particolare grazia concessa alle nostre comunità e preghiamo che non si stanchi a causa dei nostri egoismi e dei nostri egocentrismi, continuando a donarci vocazioni e forza d’amare per poterlo meglio onorare e servire secondo il suo comandamento:
Ama Dio più che ogni altra cosa ed ama il tuo fratello più che te stesso!
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