sabato 25 febbraio 2012

Il tempo del “deserto”

1ª settimana di Quaresima
26 feb. - 4 mar. 2012

“Deserto”: una brutta parola per noi occidentali. Pensiamo subito al caldo soffocante, alla carenza d’acqua, alla solitudine e alla paura, o, nella migliore ipotesi, ad avventure estreme, giusto per raccontare il coraggio di esserci stati. Ci sembra quindi assurda la decisione di Gesù di passare in esso quaranta giorni, tra le indubbie tentazioni; stride ancor più il fatto che sia lo Spirito a spingerlo.
Eppure, “per acquisire un nuovo stile di vita, bisogna pagarne il prezzo. È un prezzo caro, fatto di tanta pazienza e di uno sforzo grandioso” scrive Dostoevskij. Chi è stato in Terrasanta sa che il deserto non è un lontano luogo esotico, ma è a fianco delle terre fertili e coltivate. Bastano pochi chilometri per entrare in un territorio in cui condurre una vita isolata ed essenziale. Gesù, educato ad un costante ascolto di Dio, si sente spinto a passare tutto il tempo necessario (quaranta non è da intendersi in senso aritmetico, ma simbolico) per entrare in se stesso, pregare ed aprirsi a Dio.
Certamente dovrà vincere le debolezze, i vizi, le inquietudini che ha appreso dall’umanità che lo attornia (tentazioni); dovrà imparare a convivere con tutto ciò che è duro da accettare e da affrontare (le fiere); dovrà ricordare e riconoscere i tanti segni della presenza salvifica di Dio che hanno accompagnato da sempre la sua vita (gli angeli). Nella solitudine, nel silenzio e nell’estrema povertà Gesù comprende chiaramente che Dio è un Padre che non abbandona. E non potrà fare a meno di dirlo agli uomini, che Dio vuole liberi e felici.
In questo tempo di Quaresima non abbiamo timore di cercare il nostro “deserto” per fermarci ad ascoltare questa stessa Voce.


LA VOCE DEL SILENZIO


Sei una voce tenue e soffusa,
che spira come brezza
tra le pieghe della vita.



Sei una voce dolce e delicata,
che parla di pace del cuore
e di perdono.

Sei una voce che non ferisce,
ma spinge a ritrovarsi
per ritrovare gli altri.

Sei una voce che grida nel deserto
quando l’uomo s’allontana
verso terre promesse
false e a buon mercato.

Sei una voce insistente,
perché tieni ad ogni uomo
come ad una perla unica e preziosa.

Sei una voce forte e chiara,
quando ci metti in guardia
dai pericoli del male intorno a noi.

Sei una voce, soltanto una,
perché aspetti noi
per formare il tuo coro.


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