“ ... La dolce madre di Cristo ci insegna con l'esempio della
sua vita e con le sue parole, come si deve conoscere, amare e lodare Iddio.
E poiché, gioisce nel suo spirito, lodando e glorificando Dio per aver rivolto
il Suo sguardo su di lei nella sua umile condizione, dobbiamo presumere che
avesse genitori poveri, disprezzati e di umile condizione. Vogliamo chiarire
questa circostanza ai ciechi e alle persone semplici . Senza dubbio anche a
Gerusalemme, come in tante altre città, vi erano figlie di sommi sacerdoti e
consiglieri, le quali erano ricche, belle, giovani, colte e onoratissime da
tutti (come lo sono ora le figlie dei re, dei prìncipi e dei ricchi). A
Nazareth, che era la sua città, non era la figlia di uno dei capi, ma di un
semplice e povero cittadino, il quale non godeva né di onori, né di
considerazione. E fra le figlie dei suoi vicini era una fanciulla modesta che
badava al bestiame e accudiva alle faccende domestiche, proprio come oggi
avviene per una povera ragazza di casa che attende alle necessità familiari.
Così aveva annunziato Isaia, al capo XI: "Un virgulto spunterà dal tronco
di Jesse e un fiore nascerà dalla sua radice, sul quale riposerà Io Spirito
Santo". Il tronco e la radice è la progenie di Jesse o di Davide, ossia la
vergine Maria, il virgulto e il fiore è Cristo.
Ora come è incredibile che da un tronco e da una radice secchi e marci nascano
un bel virgulto ed un fiore, così non sembrava possibile che la vergine Maria
dovesse diventare madre di un tale fanciullo.
Ritengo, inoltre, che lei venga definita tronco e radice, non soltanto per il
fatto di essere diventata madre restando vergine, nello stesso modo
soprannaturale di un germoglio che nasca da un ceppo morto, ma anche perché la
stirpe di Davide - che anticamente aveva goduto nel mondo di grande onore,
potenza, ricchezza e felicità e al momento della nascita di Cristo, ormai
caduta in miseria, veniva disprezzata come un tronco morto, soppiantata dai
sacerdoti che regnavano godendo degli stessi onori - non appariva più in grado
di generare un re glorioso. Ma proprio nel momento in cui questa misera
condizione appariva più accentuata, da quel ceppo disprezzato nacque Cristo; da
quell'umile e povera fanciulla nacque il germoglio e il fiore, da quella
ragazza che le figlie degli eminenti Hanna e Caiafa non avrebbero ritenuta
degna di essere la loro ultima serva. Perciò mentre le azioni e lo sguardo di
Dio sono rivolti verso il basso, lo sguardo e le azioni degli uomini risultano
esserlo soltanto verso l'alto. “...
(Martin Lutero)
Tratto da: Avvento e Natale: "Sarà Chiamato DIO CON NOI" Sussidio Liturgico Pastorale. Edito Periodici San Paolo.
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